Giuliano III Cesarini
Giuliano III Cesarini (1618 – 1665). Quinto feudatario e terzo duca di Civitanova, figlio di Giovangiorgio II e Cornelia Caetani, nacque nel palazzo Cesarini di Civitanova (oggi Civitanova Marche Alta) durante il lungo soggiorno dei genitori in quel loro feudo e palazzo nel secondo decennio del Seicento. Ce lo ricorda un’iscrizione latina del 1630 posta a fianco del fonte battesimale della locale chiesa Collegiata di S. Paolo: il tanto atteso “marchesino di Civita Lavinia” nacque il 30 Luglio 1618, venne lì battezzato il 15 Ottobre dello stesso anno “con grande fasto e concorso di folla accorsa dai paesi vicini “.
Diversamente dai suoi antenati, sempre di fede spagnola ed imperiale, Il duca Giuliano III fu devotissimo alla monarchia francese, da cui ottenne l’onorificenza del cordone dello Spirito Santo. Sposò la ricca ereditiera Margherita di Bernardino Savelli, che avrebbe portato al casato dei Cesarini i feudi dei Cavazzi – Della Somaglia – Peretti già ereditati dai Savelli.
Oggi dimenticato o quasi sconosciuto, nell’Ottocento Civitanova volle ricordare Giuliano Cesarini come uno dei personaggi più rappresentativi del suo passato cittadino. Genzano di Roma lo ricorda ancora come il munifico signore che volle la progettazione della “Genzano nuova”, poi realizzata dai suoi immediati successori: il fratello minore Filippo I, la figlia Livia ed il marito di lei Federico Sforza (v. appena sotto). Infatti, morto celibe nel 1685 Filippo I, ultimo dei Cesarini in linea maschile, i beni feudali e allodiali del casato passarono a Livia, secondogenita di Giuliano. Con Livia e suo marito Federico Sforza, ebbero inizio la dinastia degli Sforza Cesarini ed il periodo più fortunato del casato ducale. Grazie a Giliano III, la cittadina ed il feudo di Genzano, alle porte di Roma, diventeranno centro d’interesse e residenza privilegiata dei suoi successori, i duchi Sforza Cesarini, che si fregeranno appunto del titolo di principi di Genzano. Più o meno contemporaneamente, Civitanova, sede originaria del cinquecentesco ducato dei Cesarini e punto di partenza della loro ascesa feudale, cominciò a diventare solo uno dei dislocati possessi del casato.
Giuliano III Cesarini volle essere sepolto, come dopo di lui anche la figlia ed il genero che gli sucessero, nella chiesa dei cappuccini di Genzano da lui fatta erigere.
Il ritratto del duca nel tondo qui a fianco è opera del pittore Ulisse Ribustini (1852-1944). Venne eseguito tra il 1880 ed il 1882, insieme a quelli di altri personaggi della storia cittadina, tra cui Annibale Caro, nella sala consiiliare dell’allora palazzo municipale di Civitanova Marche (oggi sede della delegazione comunale della città alta). Non si saprebbe dire se il ritratto, eseguito oltre duecento anni dopo la morte del duca, derivi da qualche immagine veridica di lui o sia frutto di invenzione del pittore. Il Dott. Alvise Manni, alla cui cortesia dobbiamo la segnalazione della iscrizione civitanovese del 1630, ritiene di vedervi l’autoritratto del pittore.
Nel tondo a fianco la scritta in italiano: GIULIANO CESARINI SEC. XVII.