I feudi dei duchi Cesarini

I Cesarini comprano o ereditano piccoli feudi in Sabina tra la seconda metà del Sec. XV e la prima metà del Sec. XVI. Il primo castello importante, la Rocca Sinibalda in Sabina lo ottiene il card. Alessandro seniore nel 1527 per volontà di papa Clemente VII, che lo toglie ai Savelli nei torbidi del Sacco di Roma.

A portare il casato verso il vertice feudo-nobiliare di Roma sarà Giuliano I Cesarini (1514-1566), figlio di Giovangiorgio e di Marzia Sforza di Santa Fiora, cugino del card. Alessandro.

Imparentato con i Borgia, i Colonna, i Farnese e gli Sforza, Giuliano eredita i feudi in Sabina dal padre e dal cugino cardinale, ottiene inoltre da papa Giulio III, in compenso di un grosso prestito alla Camera apostolica, il governo di Civitanova (1551) e Montecosaro (1552) nella Marca pontificia. Governo che diventa signoria con l’erezione di Civitanova a marchesato nel 1560 per volontà del papa Pio IV (quello di marchese è primo titolo nobiliare ottenuto dai baroni Cesarini). Nel 1564, il marchese Giuliano compera i feudi di Genzano, Civitalavinia (Lanuvio) e Ardea dai Colonna e dai Massimi.

Le proprietà feudali dei Cesarini, duchi di Civitanova dal 1585, restano sostanzialmente le stesse fino alla duchessa Livia (1646-1711), figlia di Giuliano III Cesarini e Margherita Savelli. Livia porta in dote al marito Federico Sforza di Santa Fiora tutti i feudi Cesarini e, non senza lunghe e tormentate vicende, la contea di Celano ed i feudi spagnoli Cabrera y Bobadilla, ereditati dallo zio materno Savelli. Col marito, ricompera inoltre il feudo di Segni, venduto nel 1639 dagli Sforza di Santa Fiora.

Gli Sforza Cesarini, discendenti di Livia Cesarini e Federico Sforza, ereditano tutti i feudi Cesarini ed altri ancora degli Sforza, in particolare l’antica contea di Santa Fiora in Toscana. Le loro proprietà feudali cessano, quando non prima, in età napoleonica o, tutt’al più, negli anni immediatamente successivi al Congresso di Vienna.

Ultimo effettivo duca con giurisdizione fu Francesco I Sforza Cesarini (1773-1816). Ultimo discendente in linea maschile degli Sforza Cesarini e duca con giurisdizione per qualche anno fu Salvatore (1798-1832). Ultima discendente in linea femminile fu Anna (1803- 1874, sposata a Marino Torlonia, duca di Poli). Entrambi figli del duca Francesco e della duchessa Geltrude Conti.

Dopo la morte del duca Salvatore, cessati i feudi, i beni allodiali ed i titoli nobiliari degli Sforza Cesarini passarono a Lorenzo Filippo Montani, figlio naturale della duchessa Geltrude Conti Sforza Cesarini, legittimato dalla Sacra Rota in quanto nato sotto il tetto coniugale dei duchi. Lorenzo Montani divenne, dunque, Lorenzo Sforza Cesarini (1807 – 1866), nobile romano e poi senatore dell’Italia appena unita. Da lui e dalla nobildonna inglese Caroline Shirley (1819-1897) discende l’attuale famiglia degli Sforza Cesarini.

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