Virginio Cesarini
Virginio Cesarini (1595 – 1624). Poeta e intellettuale, uno dei cinque figli del duca Giuliano II e di Livia Orsini, fratello del duca Giovangiorgio II e zio del duca Giuliano III. Avviato alla prelatura insieme ai fratelli Alessandro e Ferdinando, fu ecclesiastico vicino al papa Urbano VIII Barberini. Appassionato di scienze, fu accademico dei Lincei ed uno degli amici romani di Galileo Galilei. Più che per la produzione letteraria, il nome di Virginio Cesarini è meglio noto in quanto legato alla genesi ed all’occasione del “Saggiatore”, scritto – così titola il grande astronomo pisano – in forma di lettera all’Ill. mo e Rev.mo Mons. re D. Virginio Cesarini. Il dotto Virginio morì a soli 29 anni. Ce ne restano due importanti ritratti: uno di A. Van Dyck (Hermitage, San Pietroburgo), l’altro attribuito a G. L. Bernini (collezione Koelliker, Milano). Entrambi ne mettono in evidenza la riflessiva spiritualità e sono testimonianza della fama di genio precoce che il giovane Cesarini ebbe presso i contemporanei. Lui ed il suo antenato cardinale Giuliano seniore (1398-1444) sono i due personaggi storici espressi dal casato romano dei Cesarini.
Per un primo approccio con la personalità e l’opera di Virginio Cesarini, si veda il recente A. Onorati, Virginio Cesarini, Galileo, i Lincei e la Roma di Urbano VIII, Albano Laziale, Anemone Purpurea, 2007. Si veda anche G. Gabrieli, Due prelati lincei in Roma alla corte di Urbano VIII: Virginio Cesarini e Giovanni Ciampoli/Giuseppe Gabrieli, Città del Vaticano, Tip. Poliglotta vaticana, 1930. Interessanti le informazioni settecentesche dell’allora storico del casato Nicola Ratti nelle sue Memorie su la vita di quattro donne illustri della casa Sforza e di Monsignor D. Virginio Cesarini raccolte dall’abate Niccola Ratti, Roma, presso Antonio Fulgoni, 1785.